A cosa serve il punto di riferimento?
Grazie ai punti di riferimento, le coordinate GPS effettive potranno essere confrontate con quelle salvate, compensando poi l'eventuale drift (variazione indesiderata).
La calibrazione del segnale GPS richiede la presenza di un punto fisso sul suolo. Il cosiddetto punto di riferimento. Durante la calibrazione del segnale GPS, le coordinate salvate del punto di riferimento verranno confrontate e sintonizzate con quelle correnti.
Immagine a sinistra - campo con il segnale GPS calibrato; Immagine a destra - campo senza il segnale GPS calibrato
La mancata fissazione di un punto di riferimento e la mancata calibrazione del segnale GPS prima di ogni inizio lavoro, porta alle seguenti conseguenze:
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- Le coordinate GPS salvate dei confini di campo, le linee di guida, etc. differiscono dalle posizioni reali.
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- Una parte del campo potrebbe quindi non essere trattata, in quanto risultante secondo il GPS al di fuori del confine del campo.
Per garantire la massima precisione:
- 1.
- Inserire per ogni campo, al primo trattamento, un punto di riferimento.
- 2.
- Prima di trattare un campo per il quale è già stato inserito un punto di riferimento, calibrare il segnale GPS.
- 3.
- In caso di campi estesi che richiedono il trattamento prolungato di diverse ore, procedere alla calibrazione intermedia del segnale GPS.